lunedì 5 dicembre 2016

Recensione: Althea di Stefania Mortini



Titolo: Althea
Autore: Stefania Mortini
Serie: Non fa parte di una serie
Editore: Self Publishing
Data di pubblicazione: 10 Ottobre 2016
Genere: Contemporany Romance
Link per l'acquisto: qui


Irene, bellissima ma ignara di esserlo, è una ragazza di provincia desiderosa di dimenticare ardentemente il dolore per la perdita del padre. 

Il suo trasferimento a Milano muta in un intenso viaggio emozionale alla ricerca di se stessa perché la vita, così come la conosceva, le ha voltato le spalle per lasciar posto all’incertezza data da un vuoto incolmabile.
La permanenza nella metropoli favorisce l’incontro con il conturbante Alberto e la sofferenza tramuta nel desiderio di comprendere il misterioso vissuto di quell’affascinante maschio alfa, diventando lentamente più forte del dolore che la incatena ancora alla morte. 
Con l'ausilio di un diario trovato per caso e degli episodi apparentemente fortuiti, da un lato si ritrova a curare il peso che attanaglia il suo cuore e dall’altro inizia a sperare in un sentimento in grado di eclissare il passato. Ma chi è veramente Alberto? Ci sarà mai un futuro per loro? Milano è la città della perdizione, dove tutto non è mai ciò che sembra e la notte trasforma apparentemente le persone, ammaliate dal gusto della trasgressione nascosta. Irene è alla ricerca di se stessa, ma rischia irrimediabilmente di spezzarsi per sempre.


È con grande entusiasmo - come mio solito quando mi colpisce notevolmente un libro -, che oggi sono qui per parlarvi di Althea, il romanzo di Stefania Mortini.
Partiamo dall'inizio: I protagonisti sono Irene e Alberto, due caratteri molto forti che mi hanno molto divertita. Due anime in combutta che mi hanno letteralmente ammaliata.


Irene, dopo la morte del padre, lascia l'agriturismo di famiglia per trasferirsi a Milano.
Lì avrà un colloquio, e riuscirà ben presto a lavorare all'interno di Althea.
Bella, precisa, e simpatica, sarà ben vista e voluta fortemente da Serena, nonché la donna che diventerà il suo capo. Riuscirà ben presto a farsi delle amicizie, e a notare colui che viene soprannominato "l'uomo del lampadario." Irene non riesce a staccare -neppure per un secondo-, gli occhi di dosso all'uomo che le dà le spalle e che sembra stia spolverando quel maledetto oggetto da ore. Sempre più incuriosita, trascorre i giorni successivi a raccontare di lui e la sua fissa alle sue più care amiche; lo incontrerà ancora una volta a lavoro, fino a quando non scoprirà chi si cela in realtà dietro la sua figura.
Lui è Alberto, bello, potente e scontroso. Proprietario di Althea, è il fratello di Serena. Purtroppo il primo incontro tra lui e Ire, causerà parecchi danni.


Destinati a scontrarsi, e alzare in continuazione i toni, tra i due si formerà ben presto un'intensa carica sessuale. La tensione si taglierà col coltello. Entrambi sono sempre pronti a farsi la guerra, a stuzzicarsi e a dirsene quattro.


Ma dietro la facciata dura di uno dei due, si nasconde un segreto.
Un qualcosa di sofferto che porterà voi a riflettere, e a commuovervi.
Irene mi è subito piaciuta per la sua spontaneità e la sua naturalezza. È umile, e disponibile. L'ho adorata. Alberto, invece sembra aver il cuore gelido, però non è affatto così, se vuole sa essere gentile, e... amorevole.
Cavolo, non voglio rivelarvi troppo!
Voglio che anche voi come me leggiate questo romanzo per capire cosa ho vissuto io sulla pelle: brividi immensi. Mi piace lo stile di Stefania, la scrittura è precisa e dettagliata proprio come spesso desidero ritrovare durante la lettura di un libro.
Posso dirvi che in alcune scene, il mio di cuore, si è spezzato un po'.
Era tutto troppo intenso, tutto troppo triste e significativo.
Ah, Mortini, sei stata grande!
Per me quattro stelle super piene per Althea.

Un abbraccio, Tamila.



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